La MOC – Mineralometria Ossea Computerizzata o densitometria ossea, è un test diagnostico strumentale che utilizza la metodica a raggi X per misurare la quantità (in grammi) di calcio e di altri minerali costitutivi delle ossa umane, contenuti in un segmento osseo. A tal fine, vengono utilizzate apparecchiature dette DEXA (Dual Energy X-Ray Absorpiometry), ovvero ad “assorbimento a raggi X a doppia energia”, che utilizzando basse dosi di radiazioni ionizzanti sono in grado di produrre immagini dell’interno del corpo umano, in questo caso specificamente dello scheletro nella sua interezza (DEXA total body).

L’esame non è doloroso e non è invasivo, ed è considerato il test più attendibile per la diagnosi e il monitoraggio dell’osteoporosi, una patologia ossea molto frequente negli anziani, specie nelle donne. La metodica a raggi X è tuttora la più utilizzata nella diagnostica per immagini, e implica un minimo rischio legato alle radiazioni ionizzanti, seppur l’apparecchiatura DEXA ne utilizzi un dosaggio bassissimo. Per questa ragione non si può effettuare la MOC in gravidanza.
A cosa serve e a chi si rivolge?
La MOC DEXA è un test usato prevalentemente per diagnosticare l’osteoporosi, una malattia dello scheletro che colpisce soprattutto le donne dopo la menopausa, e in generale la popolazione anziana dopo i 70 anni. Raramente questa condizione può affliggere i bambini. L’osteoporosi comporta una graduale perdita di materiale osseo e un indebolimento strutturale, che rende le ossa sempre più sottili, fragili, porose e che può causare fratture spontanee. La densitometria ossea è anche utile per monitorare l’andamento della stessa osteoporosi, dopo la diagnosi e in fase di follow up terapeutico, per verificare l’efficacia delle cure. Inoltre, questo test viene anche prescritto nei seguenti casi:

• Fratture frequenti negli sportivi amatoriali e professionisti
• Valutazione delle condizioni generali dello scheletro in chi soffra di anoressia
• Valutazione delle condizioni dello scheletro in chi abbia deviazioni ossee come la scoliosi vertebrale o soffra di patologie degenerative deformanti quali l’artrosi della colonna o di artrite reumatoide (malattia infiammatoria cronica delle articolazioni di natura autoimmune)

In generale, maggiore è la densità ossea, più solide sono le ossa e inferiore il rischio di frattura. Per tale ragione i pazienti a cui il medico/specialista può prescrivere la densitometria ossea DEXA total body hanno le seguenti caratteristiche:

• Hanno perso cm in altezza. Le persone – soprattutto anziane – che vedono ridursi la loro altezza, fino a 4 cm, possono aver avuto microfratture da compressione lungo la colonna, causate da osteoporosi
• Sono soggette a fratture frequenti con minimo trauma
• Assumono medicinali – ad esempio a base di cortisone – che hanno effetti negativi sulla densità ossea
• Sono donne in menopausa che non seguono la TOS (terapia ormonale sostitutiva) specialmente se sono più alte o più magre della media
• Hanno subito fluttuazioni ormonali. Nelle donne in post menopausa, ad esempio, si riducono drasticamente i livelli di estrogeni nel sangue,  che sono protettivi della salute delle ossa. Ma anche uomini in cura per il tumore prostatico, i cui livelli di testosterone si abbassino notevolmente, e le donne in cura oncologica possono veder aumentare il rischio di osteoporosi, che infatti è collegato con basse concentrazioni di ormoni sessuali
• Hanno subito il trapianto di un organo o di midollo osseo. Anche in questo caso aumenta il rischio di osteoporosi perché i farmaci anti rigetto interferiscono con il naturale processo di rigenerazione ossea
• Soffrono di diabete di tipo 1, malattie del fegato o renali, ipotiroidismo
• Hanno una storia di fratture multiple o hanno subito dei traumi ossei importanti
• Hanno familiarità con l’osteoporosi
• Soffrono di artrite reumatoide
• Soffrono di malattie infiammatorie intestinali (come la celiachia o il morbo di Crohn), che comportano malassorbimento. In questo caso, la perdita di minerali dipende proprio dall’incapacità dell’organismo di assorbirli attraverso l’alimentazione.

Come si svolge?
Per sottoporsi alla MOC total body con metodica DEXA non occorre nessuna preparazione specifica. L’unico accorgimento vale per chi assuma integratori di calcio, perché è opportuno sospendere tale terapia 24 ore prima di sottoporsi alla densitometria ossea. il test è rapido, indolore e non invasivo e non prevede l’utilizzo di mezzi di contrasto. Il paziente, dopo essersi tolto oggetti e accessori in metallo, viene invitato a sdraiarsi su un lettino, detto densitometrico, con le gambe poggiate su un sostegno. L’apparecchio, posto sopra il lettino, inizia ad emettere le radiazioni ionizzanti a basso dosaggio, catturando immagini dello scheletro e delle ossa di tutto il corpo e proiettandole sul monitor di un pc. Tali immagini vengono studiate e interpretate dallo/a specialista. Il test dura un massimo di mezzora. Non è necessario essere accompagnati e si può rientrare a casa o è possibile riprendere le normali attività lavorative subito dopo.

 

Come leggere i risultati?
La densitometria ossea misura la quantità di calcio e di minerali costitutivi delle ossa umane presenti in una sezione di osso presa in considerazione. Nel referto, questi dati, relativi a tutto lo scheletro se parliamo di MOC DEXA total body, sono indicati da due valori:

T-score. Indica la quantità di massa ossea del paziente confrontata con quella di un campione-tipo costituito da persone giovani e in salute, appartenenti al proprio sesso. Un T-score inferiore a 1 è considerato ottimale, e fino a 1,1 normale. Al contrario:
T-score tra 1,1 – 2,5 indica osteopenia, ovvero una riduzione della massa ossea
T-score superiore a 2,5 è indice di osteoporosi.

Z-score. Questo valore si ricava rapportando la propria massa ossea con quella di un campione di soggetti della propria età, peso, altezza, e sesso. Uno Z-score superiore o inferiore alla media indica che c’è un rischio di osteoporosi, e che è necessario sottoporsi ad ulteriori indagini diagnostiche.

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