I rischi degli sport estivi

 

Le vacanze estive comportano spesso il desiderio di fare sport all’aria aperta, passeggiate in montagna, dedicarsi alla propria forma fisica, alla lettura prolungata, al riposo estremo. In entrambi i casi vi sono dei rischi per il nostro apparato neuro-muscolo-scheletrico che dobbiamo considerare.

Il corpo umano si adatta a moltissime situazioni climatiche e ambientali, ma i tempi con cui lo fa non sono sempre veloci.
E’ consigliabile quindi procedere a piccoli passi e con cautela.

Nel caso della corsa, ad esempio cominciate alternando cammino e corsa.
Nel caso decidiate di dedicare tanto spazio alla lettura e al riposo fisico non rimanete seduti o coricati a lungo, ogni 20-30′ alzatevi e camminate per 10′ almeno. Anche se rimane sempre valido il consiglio di camminare almeno 3 o 4 volte la settimana.

I primi a risentirne sono i tendini i quali hanno necessità di abituarsi a queste variazioni improvvise e variazioni di carico: se non si è soliti , camminare in salite e discese anche impegnative, c’è il rischio di ‘irritare’ un tendine degli arti inferiori e rovinare alla prima uscita le attività sportive vacanziere.

Lo stesso vale per le passeggiate in spiaggia le quali possono creare squilibri di azione muscolare e perdita della corretta posizione del bacino e della colonna, provocando algie in tutta la colonna, soprattutto nella zona cervicale o lombare.

Si possono poi verificare per esempio dolori in caso di beach volley in cui può soffrire il muscolo sovraspinato della spalla, oppure il gemello mediale (la parte interna del polpaccio) che dopo i 35 anni è una sede frequente di lesioni per i tennisti.

Si è poi esponenzialmente diffuso lo sport del padel, molto praticato anche in estate che causa numerosi infortuni, riguardanti principalmente due articolazioni: le ginocchia per i continui cambi di direzione e le spalle per i ripetuti e veloci impatti sulla palla durante il gioco.

Infine e banalmente non va sottovalutato il fatto che le elevate temperature possono aumentare il rischio di cadute con eventuali conseguenze traumatiche

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