Lo sci, lo slittino e lo snowboard che si praticano nella stagione invernale sono considerate ad alto rischio, anche per gli esperti, per vari traumi oltre alle lesioni al ginocchio anche per fratture al polso per gli snowboarder e lesioni alle mani per gli sciatori, conseguenti anche a semplici cadute o scivolate.

Tra i fattori di rischio troviamo:

  • preparazione fisica insufficiente
  • poca abilità tecnica
  • mancanza di esperienza (e valutazione dei rischi)
  • problemi fisici
  • sovrappeso

Mano e polso: i traumi più comuni

Ogni disciplina sportiva presenta i traumi caratteristici per esempio nel caso dello snowboard le cadute sono in genere all’indietro urtando i polsi in estensione, nel tentativo di proteggersi.. Da qui spesso si possono verificare fratture del radiodello scafoide e, nel caso di traumi in iperestensione, lesioni legamentose al polso.

Nello sci, l’utilizzo della bacchetta può a volte provocare lesioni a un legamento alla base del pollice. Nella paura di cadere si utilizza spesso la bacchetta per stabilizzarsi, questa può incastrarsi nella neve e la mano, colpendo la bacchetta bloccata, può subire un trauma al pollice con lesione del legamento collaterale ulnare dell’articolazione metacarpo-falangea del pollice. Questo legamento, nella parte interna del pollice, è fondamentale nei movimenti di presa della mano, fornendo stabilità nel quotidiano ad ogni presa degli oggetti.

Dopo aver subito un trauma, è consigliabile applicare immediatamente del ghiaccio e mantenere l’arto a riposo per evitare un aggravamento della situazione. Il riposo e ed il ghiaccio insieme a farmaci antinfiammatori, potrebbero risolvere la situazione nel caso di traumi lievi.

Se il dolore invece persiste ancora dopo una settimana dal trauma è consigliabile consultare uno specialista eseguendo una radiografia, per controllare la presenza di fratture.

Se lo specialista lo reputa necessario, solo dopo una visita potrà prescrivere esami di secondo livello, come ecografie, od eventualmente una Risonanza Magnetica.

I tempi per recuperare questo genere di traumi sono strettamente legati alla gravità dell’evento e alle articolazioni coinvolte, a partire da un paio di settimane ma, come per tutti i traumi articolari, legamentosi e tendinei, i tempi di recupero possono anche essere molto più prolungati.

 È fondamentale rispettare i tempi e le prescrizioni di recupero completamente per evitare esiti negativi a distanza nel tempo che potrebbero compromettere per sempre molte attività sportive.

 

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