Lo sci, lo snowboard e la montagna purtroppo possono provocare lesioni e traumi alla spalla, spesso dovuti ad una caduta o per una collisione con un altro sciatore.
Le più frequenti generalmente sono Lussazioni, fratture e rotture di tendini e si presentano con dolore istantaneo ed importante, ma a volte anche con sintomi inizialmente più lievi.
Tali lesioni spesso variano a seconda dell’età. Per esempio, la rottura del tendine della cuffia dei rotatori è comune tra gli over 60, mentre quelle più frequenti nei giovani sono:
- lussazioni della spalla
- sublussazioni
- fratture della clavicola
- fratture dell’ omero.
Queste lesioni non devono essere prese alla leggera, perché possono compromettere la vita quotidiana, il rientro al lavoro o le attività sportive.
Fratture della spalla
Le fratture della spalla più comuni nello sci sono:
- Fratture della clavicola
- Fratture del omero prossimale
- Fratture del trachite omerale
Di solito sono causate da traumi ad alto impatto come la collisione con un’altra persona. Queste fratture possono essere evidenti, cioè fratture scomposta, o non evidenti, le fratture composta.
Lussazione e sublussazione di spalla
Le lussazioni e le sublussazioni della spalla sono conseguenze spesso delle cadute con il braccio esteso in avanti. In questo caso, l’omero si sposta dalla sua sede sulla scapola, la glena, lasciando il braccio quasi immobile. A seconda dell’intensità del trauma, la lussazione può anche provocare danni ai legamenti gleno-omerali, alle ossa o ai tendini. La sublussazione può non essere così manifesta come la lussazione della spalla, ma comunque non è trascurabile.
Lesioni della cuffia e rottura di un tendine
A volte la lesione della cuffia con rottura di un tendine da caduta o da contatto può essere dolorosa ma non limita particolarmente la funzionalità della spalla, che mantine il suo movimento abituale. Tuttavia, queste lesioni vanno diagnosticate e trattate precocemente, per prevenire il rischio di compromissione futura della funzionalità della spalla.
Quindi non bisogna mai sottovalutare un incidente sciistico che coinvolge la spalla. Una frattura parzialmente scomposta del trochite omerale o la rottura parziale del tendine della cuffia dei rotatori possono, per esempio, non manifestare problemi immediatamente se si ha una tonica struttura muscolare….oppure grazie al ghiaccio ed ai farmaci antinfiammatori si riduce il dolore in pochi giorni, pensando che il problema sia risolto. Invece spesso, con il passare del tempo potrebbero presentarsi problemi derivanti dal trauma, con grandi limitazioni nel movimento della spalla.Non bisogna neanche trascurare la presenza di un ematoma nell’area in cui si è verificato l’incidente, poiché potrebbe indicare una frattura composta dell’estremità prossimale dell’omero.
Se il dolore non passa ed in assenza di una frattura evidente all’esame rx, si consiglia di applicare ghiaccio sulla zona interessata più volte al giorno per 3-5 giorni e di assumere farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore.
Se il dolore non si attenua e la perdita funzionale, cioè la perdita di forza, persiste dopo questo periodo, invece bisogna necessariamente effettuare una visita ortopedica della spalla per escludere altri traumi.
Durante la visita, con l’aiuto di radiografie ed ecografie della spalla, sarà possibile escludere o confermare la presenza di una frattura composta dell’osso prossimale dell’omero, di una sublussazione o di una lesione tendinea.
In caso di lussazione, una volta eseguite le opportune manovre di riduzione e una radiografia di controllo per escludere fratture associate, il braccio deve essere immobilizzato per vari giorni. ed è importante che si consulti un esperto entro un mese dalla lussazione. Infatti, anche le lesioni lievi o che non hanno avuto gravi conseguenze sul movimento della spalla, se non diagnosticate e trattate subito, in molti casi con una terapia conservativa, un adeguata fisioterapia ed il riposo, possono diventare poi difficili da trattare senza ricorrere alla chirurgia.
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