Osteoporosi – L’importanza della prevenzione, della diagnostica e della riabilitazione per contrastarla.
Questo mese parliamo di osteoporosi. Sappiamo che è una condizione che colpisce soprattutto le persone anziane, ma può manifestarsi anche in giovane età. Per questo è importante diagnosticarla in tempo per poterla trattare e ricorrere alla giusta terapia farmacologica e riabilitativa.
Ma partiamo per gradi:
Cos’è l’osteoporosi?
È una malattia che colpisce le ossa e che porta ad un indebolimento e una riduzione della massa ossea. L’osso diventa fragile e purtroppo più soggetto a fratture.
Le ossa sono composte da un tessuto vivo costituito da fibre di collagene impregnate di minerali, principalmente calcio. Questo tessuto si modifica con gli anni: quando siamo giovani si produce molta più matrice ossea, mentre in età adulta i processi di distruzione prevalgono sulla ricostruzione.
Quali sono i fattori di rischio?
l’età (avanzata), il sesso (femminile) la razza (caucasica e asiatica) e la storia familiare (predisposizione genetica, la menopausa precoce
Dopodiché esistono dei fattori sui quali possiamo intervenire: la sedentarietà, il fumo, l’alcool, il peso, l’inadeguato apporto di calcio e vitamina D e l’assunzione cronica di corticosteroidi.
Tipi di osteoporosi
L’osteoporosi può essere classificata in primaria e secondaria.
L’osteoporosi primaria colpisce in età avanzata e viene suddivisa in due tipologie:
– l’osteoporosi primaria di tipo I: colpisce le donne intorno ai 51 anni di età ed è causata dalla diminuzione della produzione di ormoni.
– l’osteoporosi primaria di tipo II: colpisce entrambi i sessi dopo i 70 anni ed è correlata all’invecchiamento delle ossa.
L’osteoporosi secondaria è causata dalla presenza di altre patologie come disturbi endocrini, disordini emopoietici e l’utilizzo cronico di farmaci.
Sintomi dell’osteoporosi
L’osteoporosi non è facile da individuare perché spesso non dà segni evidenti.In caso di frattura ossea spontanea , si può presentare un dolore osseo acuto. La sede piu colpita è solitamente la vertebra ( crollo vertebrale).
Diagnosi di osteoporosi
Per valutare la massa ossea esistono esami non invasivi, come il DXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry).
Per valutare il grado di impoverimento della massa ossea è necessario sottoporsi ad una MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), il cui esito può evidenziare lo stadio di avanzamento della malattia.
Per diagnosticare crolli vertebrali o altri tipi di frattura sono necessarie una RX e /o una RMN (che ci permetterà di capire se ci troviamo di fronte ad una recente frattura o ad una frattura di vecchia data)
Abbiamo parlato della MOC qui.
Prevenzione, trattamento e cura
Possiamo prevenire l’osteoporosi fin da giovani assumendo la maggior quantità di calcio possibile, svolgere attività fisica e seguire una sana alimentazione.
In caso di oteopenia ( ossia un grado iniziale di osteoporosi ) può essere sufficiente assumere vitamina D, fare attività fisica e sottoporsi a controlli MOC nel tempo( ogni 12/18 mesi circa ).
In caso di osteoporosi conclamata bisogna ricorrere all’assunzione di bifosfonati, vitamina D , attività fisica e sottoporsi ad eventuali macchinari capaci di stimolare il turnover osseo come ad esempio la magnetoterapia.
In caso di osteoporosi con associati crolli vertebrali recenti iniziare ad assumere farmaci alternativi ( diversi dai bifosfonati) secondo indicazione dello specialista ed utilizzare busti per assumere la stazione eretta e la deambulazione.
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L’osteoporosi può colpire a tutte le età, ma ha sicuramente un picco di incidenza con la menopausa, quando gli estrogeni diminuendo avranno un minor ruolo protettivo nei confronti delle ossa, che saranno più soggette a fratture spontanee e quindi a situazioni dolorose.
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